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giovedì 21 ottobre 2010

Straight and curved in Jewish history


Come in altre festività anche il Capodanno ebraico (Rosh ha-Shanà) ha diversi simboli.
Tra i riti universalmente osservati in questa occasione vi è quello di suonare lo shofar (corno). Varia letteratura in tal proposito sostiene che "tutti i tipi di shofar sono adatti, tranne quello proveniente dai bovini"; inoltre che lo shofar del Capodanno deve preferibilmente consistere in un corno di stambecco, che è diritto, mentre nei digiuni si deve usare un corno di montone, ricurvo. In altri casi, invece, si afferma che lo shofar del Capodanno deve preferibilmente consistere in un corno di stambecco, che è diritto, mentre nei digiuni si deve usare un corno di montone, ricurvo.
Qual è il significato dello shofar e di tutte queste distinzioni fra un tipo di corno e l'altro?
La Torà dice che il suono è collegato con il "ricordo", in particolare quello del mancato sacrificio di Isacco. Durante il Capodanno il "ricordo" dei meriti dei Padri ha la funzione sia di stimolare noi stessi a un ripensamento delle nostre azioni, sia – per così dire – di far sì che Dio ammorbidisca il Suo decreto nei nostri confronti.
Ecco perché diventa importante capire se il corno deve essere curvo o dritto.
Per alcuni lo shofar deve essere diritto perché nel giorno in cui ci sottoponiamo al giudizio divino, noi dobbiamo essere quanto più semplici e "diritti" possibili. L'onestà e la sincerità sono i requisiti essenziali perché le nostre preghiere siano accolte: questo è il significato dello shofar diritto. Un corno curvo, invece, rappresenterebbe un animo contorto, e le tortuosità intellettuali per giustificare il proprio comportamento sarebbero solo controproducenti nel Giorno del Giudizio. Tuttavia altre interpretazioni privilegiano il corno curvo perché simboleggerebbe l’atteggiamento della sottomissione e lo sguardo basso di fronte al giudizio di Dio.

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